Sono finiti in manette i tre truffatori che, raggirando un giovane imprenditore rimasto disabile in seguito ad un sinistro stradale, erano riusciti ad estorcergli un milione di euro con false promesse.

disabile

I tre, pregiudicati e residenti a Monza, Robbio Lomellina e Valsoda, si sono presentati all’uomo come appartenenti dell’intelligence statunitense e di una multinazionale attiva nella conversione in campo civile di tecnologie militari, la “Kafka”. La somma che gli chiedevano di investire, appunto un milione di euro derivante dal risarcimento per il sinistro in cui era rimasto coinvolto, sarebbe servita per acquisire il brevetto di una nuova scoperta in grado di cancellare la sua disabilità. A questo sarebbe seguito un intervento in Svizzera che lo avrebbe fatto tornare a camminare sulle proprie gambe.

Ma i Carabinieri di Milano hanno sventato la truffa e per i tre è scattato l’arresto, una circostanza tutt’altro che scontata in quanto per tale reato il carcere non è previsto dalla legge se non nei casi in cui questa riguardi lo sfruttamento dello “stato di minorata difesa” della vittima, ossia lo stato di disabilità.