14.245,00 CHF – Quattordicimila e duecentoquarantacinque franchi, che in euro corrispondono a 13197,59. Questa è stata esattamente la cifra che si è visto chiedere per un’infrazione un 22enne di Biasca, in Svizzera, quando ha aperto la raccomandata da oltre Gottardo. Subito si è pensato ad un errore, uno sbaglio, forse di scrittura. Ma le verifiche presso le autorità confermano: nessun errore. B.R., 22 anni, autista di furgoni, aveva alle spalle una condanna sospesa nel 2017 per guida in stato di ebbrezza, e stava scontando la pena con la condizionale. Nei tre anni successivi avrebbe dovuto evitare qualunque tipo di infrazione ma così non è stato. Il 26 settembre 2019, in viaggio tra Zurigo e Olten, il furgone guidato da B.R. si avvicina troppo (tra i 6 e i 10 metri, da verbale) a un’auto in corsia di sorpasso. Una pattuglia della polizia argoviese osserva la manovra e interviene. «Mi hanno fatto il verbale. Complice la lingua diversa, non ho capito minimamente a cosa andavo incontro» racconta il 22enne. Il risultato: una ulteriore condanna con una multa cumulativa di 155 aliquote giornaliere da 80 franchi, più commissione e spese amministrative. Una cifra esorbitante per le tasche del biaschese che per tale infrazione ha anche perso il lavoro presso l’azienda di logistica dove lavorava.

Un epilogo che in Italia avrebbe fatto gridare allo scandalo perché purtroppo la mancata distanza di sicurezza sembra essere tristemente all’ordine del giorno e non viene quasi mai considerata come un’infrazione dagli utenti della strada. Ma non pensate che se le regole fossero applicate con rigidità anche nel Belpaese i numeri dell’incidentalità stradale si ridurrebbero drasticamente?