Non fermarsi all’alt delle forze dell’ordine contro il consenso degli altri passeggeri può configurare il reato di violenza privata. La sentenza emessa dal Tribunale di Milano riguarda il caso di un ragazzo che a bordo della sua auto, con altre tre persone, ha tirato dritto nonostante il posto di blocco e durante il successivo inseguimento ha ripetutamente ignorato la volontà dei passeggeri che, invece, lo spingevano a fermarsi senza peraltro condurre una guida sicura infrangendo numerose norme del codice della strada. In sostanza il giudice del tribunale meneghino ha sostenuto che “si è pacificamente rappresentato la costrizione delle tre persone offese come conseguenza certa e causalmente determinata dalla condotta violenta del conducente”. Insomma si tratta di un motivo “penale” in più per fermarsi all’alt delle forze dell’ordine.