Non è nostra intenzione innescare sterili polemiche ma spronare gli amministratori a prendere sempre e comunque provvedimenti per l’incolumità pubblica e non solo quando ad andarci di mezzo è “qualcuno che conta”.

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La scorsa settimana la Procura di Roma ha disposto l’acquisizione dei contratti di appalto sulla manutenzione del manto stradale della Cristoforo Colombo. La richiesta arriva nell’ambito dell’inchiesta sulla morte dell’imprenditore Claudio Salini, che la notte del 31 agosto, è finito contro un albero a velocità sostenuta, come dichiarato da due testimoni. L’obiettivo della Procura è quello di individuare la ditta che avrebbe dovuto essere chiamata dai funzionari del Comune a coprire la buca che è stata concausa dell’uscita di strada dell’imprenditore. Alberto Liguori, il pubblico ministero, ritiene che responsabili della morte di Salini siano in parte anche i dirigenti del Campidoglio responsabili della gestione della grande viabilità tra cui rientra la Colombo.

Cinque i funzionari indagati che avrebbero dovuto provvedere alla manutenzione dei quell’avallamento presente da settimane sull’arteria e ripristinato solo cinque giorni dopo l’incidente di Salini.

Va però anche detto, per dovere di cronaca, che due consulenti del pm hanno rilevato che la Porche di Salini andava a circa 170 chilometri orari, impattando contro l’albero a 120 chilometri orari ed entrambi sono concordi nel dire che se l’imprenditore avesse affrontato quella buca sotto i 100 chilometri orari non avrebbe perso il controllo del veicolo.

Al di là delle valutazioni peritali quello che vogliamo sottolineare è la disparità di trattamento che a volte sembra essere applicata.

La Colombo, così come altre strade romane, sono spessissimo teatro di incidenti mortali, ma finora non c’è mai stata una presa di posizione così dura contro l’amministrazione capitolina. Per giunta a fronte di un evento in cui l’imprudenza ha una buona dose di responsabilità. Dobbiamo forse pensare che esistano morti di serie A e morti di serie B?

Ogni persona che muore sull’asfalto ha diritto di ottenere Verità e Giustizia. Dunque, ben vengano le indagini per la morte di Salini, ma ciò deve essere da esempio affinché qualsiasi incidente venga esaminato con dovizia di particolari per risalire alle responsabilità di ognuno.