La recente sentenza n. 23043/2024 della Corte di Cassazione affronta la questione dell’estradizione all’estero di uno straniero condannato per il reato di guida senza patente.
Innanzitutto, la Corte ha ribadito che per poter disporre l’estradizione di uno straniero è necessario che il fatto costituisca reato anche in Italia. La doppia punibilità, dunque, è una condizione necessaria per l’estradizione.
Viene chiarito, inoltre, che la depenalizzazione prevista per i reati puniti con la sola pena pecuniaria, tra cui il reato di guida senza patente, non rileva in presenza di circostanze aggravanti, come la recidiva nel corso di due anni.
La Corte, infine, ha sottolineato che la questione del rischio di subire trattamenti carcerari disumani nel Paese richiedente l’estradizione, se non viene sollevata in appello, può essere avanzata in #Cassazione solo se le condizioni carcerarie disumane sono evidenti o recentemente riconosciute.
Questa sentenza, oltre a fornire importanti indicazioni operative relativamente al reato di guida senza patente, ribadisce l’importanza del rispetto dei principi di giustizia e diritti umani nell’ambito delle procedure di estradizione.